contrazione, da 2,5 milioni di auto del 2007 a 1,3 nel 2013

- l’età media dell’auto è cresciuta in circa 10 anni da 6 a quasi 9 anni,

- il numero dei concessionari negli ultimi 6/7 anni è calato di circa un 30%

- la previsione in futuro dei concessionari, da parte degli esperti del settore, è ancora in negativo di un 20% in meno nei prossimi tre anni,

 

Ovviamente questi dati negativi sono dovuti soprattutto a due fattori. Il primo fattore dovuto alle rottamazioni che dal 2007 hanno iniziato per difendere quote di mercato delle case auto, come Fiat e per l’importanza del settore auto in Italia a livello di occupazione lavoro.

Questo ha portato il mercato a gonfiarsi enormemente rispetto anche un reale consumo e necessità di mercato. 

Gli incentivi statali e la massiccia pubblicità delle case auto hanno “pompato” le vendite non in linea con il reale mercato e momento economico del paese.

Il secondo fattore è iniziata la crisi economica partendo in America per poi passare in Europa.

Purtroppo anche in Italia, complice la situazione politica, tutti i settori compreso l’Aftermarket ne ha pagato le conseguenze. Politiche di prezzo al ribasso, minore consumi hanno influito sul mercato dei ricambi.

Anche considerando tutto ciò l’Aftermaarket ha ancora delle carte da giocare e un potenziale in parte inespresso.

Pensiamo infatti che con l’invecchiamento dell’auto sia la riparazione che la manutenzione possa aumentare.

Il numero dei concessionari che si abbassa può aiutare a covergere nuovi clienti a trovare officine generiche. Queste ultime se attrezzate ed aggiornate hanno la possibilità di fidelizzare nuovi clienti, questo viene confermato dal fatto che nel 2011 la spesa auto dai meccanici è aumentata di un 2,7%.

Le immatricolazioni ormai stabili su circa 1,3 milioni di auto contribuirà a far crescere le vetture che avranno bisogno di riparazioni.

Sfruttare oggi il momento del mercato per cercare di prendere quei clienti che si sono sempre rivolti al concessionario e convertirli presso le officine sarà la sfida più importante.

Tutta la filiera con servizio e competenza può, considerando anche il momento economicamente difficile, creare nuove potenzialità al mondo dei ricambi Aftermarket.

Inoltre la possibilità di poter accedere alle informazioni delle case auto pone le officine alla pari dell’assistenza delle case auto.

Pensiamo inoltre al mercato de tagliandi dove 85% dei conducenti porta l’auto dal concessionario al primo tagliando. Questa percentuale cala con l’età dell’auto cala fino al 50%  dopo 4/5 anni circa.

Per finire considerando che Aftermarket e Concessionari hanno circa un 50% a testa del mercato si riparazioni e manutenzioni il futuro dei ricambi fa ben sperare.

 

AGMA TEAM